Informazioni varie
Caratteristiche della casa
Impianto di riscaldamento e di condizionamento della casa
Impianto elettrico
Pertinenze e servizi della casa
Attrezzature e servizi
Ubicazione e dintorni della casa
Numero camere
Dimensioni media camere
Accessori igienico sanitari
Attrezzature e servizi camere
Arredamento - tipologia camere da letto
Pulizia Locali
Servizi
Temi di viaggio - il luogo
Temi di viaggio - tipo di centro abitato
Temi di viaggio - caratteristiche della zona
Temi di viaggio - caratteristiche della casa
Il Territorio
Dalla piazza Cavour, che ancor oggi i Cocconatesi chiamano Ponte, a ricordo del luogo dove sorgeva il ponte levatoio del castello dei conti Radicati, si risale verso la parte alta dell’abitato lungo via Roma, un tempo chiamata contrada del mercato vecchio e via Maestra. Antiche case con balcone dalle ringhiere in ferro battuto e portoncini in legno scolpito si affacciano sul selciato, in sienite della Balma.
All’imbocco della via si incontra la seicentesca chiesa della SS. Trinità, eretta dall’omonima congregazione per voto della popolazione contro la peste. Fra i negozi che si susseguono lungo il tragitto, merita una visita la settecentesca farmacia, che conserva all’interno l’arredo originario, antichi vasi decorati e strumenti. Proseguendo si nota sulla destra l’imponente sagoma del Palazzo comunale con i suoi quattrocenteschi portici a sesto tutto acuto. Rappresenta uno dei rari esempi, per il Piemonte, di edifici civili in stile gotico, con eleganti finestre contornate da formelle decorate in cotto.
Oltrepassato il municipio e abbandonata via Roma, che prosegue inerpicandosi con un percorso acciottolato verso la parrocchiale, si piega a sinistra giungendo in piazza Statuto. Questa piazzetta rappresentava il cuore della Cocconato dei primi decenni del Novecento con negozi, botteghe artigiane, caffè e una banca. Oggi è dominata dal Palazzo Martelletti, sapientemente riportato all’antico splendore dagli attuali proprietari, la famiglia Dezzani.
Proseguendo lungo la via Garibaldi si le osservano due principali strutture sociali sorte a fine Ottocento: l’Ospedale mandamentale Serra, dove fino agli anni Cinquanta era in funzione la camera operatoria, e che oggi è una casa di riposo, ed il Giardino d’infanzia Regina Margherita, attuale sede della scuola materna statale.
Al bivio con via Giustinito si può scendere in Corso Pinin Giachino e raggiungere l’ombroso viale alberato: realizzato a fine Ottocento, con un’imponente opera di riporto di terra e di consolidamento, rappresenta il luogo per passeggiate e la sosta, all’ombra dei secolari olmi. Al centro del viale è collocato il monumento ai Caduti, donato dal farmacista Edoardo Barcolla nel 1931. L’originaria statua bronzea raffigurante la Vittoria Alata venne rimossa durante la Seconda Guerra Mondiale, per recuperare il metallo, e sostituita da una colonna marmorea. Dal viale si torna in piazza Cavour, dove si affacciano rinomati negozi alimentari, caffè e ristoranti dalla lunga tradizione.
Il Palio
Il Palio di Cocconato nacque nel 1970 quale sfida tra i borghi del paese e sulle ali di vecchie leggende legate alla storia medievale del luogo, quando i Conti Radicati giocavano un ruolo di notevole importanza tra le contese dei Marchesi del Monferrato, Asti e i Savoia. Narrano infatti le cronache del tempo che un incendio divampò nel castello; per spegnere le fiamme i Cocconatesi iniziarono una generosa colonna verso la valle ove scorreva il ruscello e, caricando botti d'acqua sui basti degli asini contribuirono a salvare la roccaforte. I Conti Radicati indissero quindi un torneo al centro del quale vi era una corsa d'asini, con in premio il vessillo del Casato.
Con il passare del tempo, la manifestazione è venuta assumendo un carattere di decisa rievocazione storica. Attualmente gli otto borghi Cocconatesi provvedono ogni anno all'allestimento del proprio corteo storico ed a preparare la squadra di corridori con l'asino che ne difenderà i colori. Il Palio si corre la quarta domenica di settembre, la rievocazione storica si basa solo ed esclusivamente su fatti e personaggi che avvennero e vissero in Cocconato intorno agli anni dal 1200 al 1400.
I costumi ed i dettagli devono essere rigorosamente in epoca e non si possono prevedere sfilate che siano al di fuori degli anni citati. ma tutto comincia la sera prima con l'investitura del Capitano del Palio, che da quel momento diventa unico arbitro fra i borghi. L'investitura del Capitano avviene sulla “pubblica piazza”, il Sindaco conferisce pieni poteri al Capitano per 24 ore diventa il Signore e Padrone delle terre e delle genti di Cocconato. Fra personaggi medievali, nobili, menestrelli, dame, cortigiani, musici e saltimbanchi che gioiscono per il nuovo Capitano, si sfila verso il centrale e caratteristico Cortile del Municipio, illuminato soltanto dal fuoco di torce e candele, per festeggiare, gustando, tutti insieme il caratteristico “Banchetto de vivande de la Corte”. Nella splendida cornice del cortile del Municipio viene allestito un vero e proprio banchetto dove vengono preparati e serviti piatti che rispecchiano fedelmente un tipico menù dell'epoca medioevale.
A coronamento della manifestazione si tiene in Cocconato un'anteprima: la settimana precedente a quella del palio (sabato) dalle ore 18.00 e fino all'alba si svolge lungo la centrale Via Roma, UNA RIVISITAZIONE DI UNA ANTICA FIERA MEDIEVALE. Nello scenario davvero unico dell'antica e centrale via Roma,i borghi allestiscono bancarelle,locande ,scene di vita dell'epoca ,mercati , giochi, artigiani del ferro e del legno, il tutto tra paglia, candele, torce, menestrelli, appestati che chiedono l'elemosina, cartomanti, giochi di spade e musiche rispettando fedelmente le regole e le cadenze di una fiera di un tempo.
Ci si può fermare nelle locande e gustare i piatti tipici ricavati da antiche ricette medievali, annaffiati da buon vino locale, il tutto rigorosamente servito in piatti e bicchieri di coccio, posate in legno nulla che possa riportare la mente al giorno d'oggi, per una sera si ritorna nell'anno 1200 con tutte le sue caratteristiche e difficoltà.